Stagione di pesca: dal 01.05.2024 al 30.09.2024
(La stagione per i possessori del permesso annuale è anticipata di un mese!)
Permesso giornaliero: 35.00 €
Permesso giornaliero per giovani (per giovani sotto i 12 anni compiuti): 15.00 €
A valle della diga sul rio Ega si snoda l’acqua da pesca 127/b. Questo tratto derivato (con deflusso minimo vitale di 260 l/s) è riccamente strutturato e da molti anni viene gestito come zona a mosca.
Il tratto – dalla diga (a valle del Ristorante Cascata) allo sbocco nel Isarco –è lungo circa 4,8 km. La lunghezza del tratto derivato, che corrisponde essenzialmente ad una forra, è di 4,1 km, mentre gli ultimi 700 m prima della confluenza sono pianeggianti e attraversano il paese di Cardano (vedi cartina).
L’ abbondante popolamento ittico nel tratto di forra è costituito prevalentemente da trote fario, trote marmorate ed ibridi di trota fario x trota marmorata. Nel tratto pianeggiante prima della confluenza si possono rinvenire tutte le specie di trota presenti nell’Isarco. Inoltre sono periodicamente presenti temoli, cavedani e barbi (la frega di questi ultimi fra giugno e luglio è un vero e proprio spettacolo naturale!).
La struttura del torrente, pressoché naturale all’interno della forra, conferisce alla pesca in questo tratto una certa difficoltà e un potenziale rischio (caduta sassi!) ma anche una particolare bellezza. Si consiglia la pesca con la mosca secca (imitazioni di efemerotteri e tricotteri) che qui può donare ore e ore di splendido intrattenimento. Pur essendo un tratto derivato, il rio ospita qui esemplari molto belli con catture frequenti fra i 40 e i 50 cm di lunghezza.
Esche consentite (leggi anche qui)
Accesso dalla SS 12: da Cardano (4 km da Bolzano). Si può partire da Cardano, ad esempio pescando verso monte dallo sbocco nell’Isarco oppure dal ponte superiore del paese, e si giunge in breve nella forra. Altrimenti si prosegue in automobile seguendo l’indicazione Val d’Ega-Passo Costalunga. Dopo il primo tunnel lungo la strada si possono trovare singoli parcheggi che permettono un accesso all’acqua non sempre agevole. Si consiglia la pesca nel tratto di forra solo in buone condizioni meteorologiche (assenza di pioggia e vento) perché il rischio della caduta di massi non è da sottovalutare.